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Antonella Affronti nasce a Palermo, il 9-7-1949. Qui consegue la maturità artistica e l’abilitazione all’insegnamento. |
LA CRITICA
Da una recensione di M. Antonietta Spadaro
…..Oggi
nel 2006 quel percorso, intrapreso da circa dieci anni, ha condotto
l’Affronti verso nuove mete, in questa sua inarrestabile coraggiosa
ricerca, sorretta da un mestiere ormai sicuro e consolidato.
Il
colore svela così le sue infinite gamme e tonalità con accostamenti a
volte provocatori e spiazzanti, mentre prendono vita inquietanti forme
accese da luci improvvise. Straordinarie figure, tormentate da
angosciosi filamenti cromatici, emergono con piglio eroico: sono esseri
da fantascienza? Uomini che riemergono da miti lontani? Comunque poco
hanno a che fare con certa rozza umanità del nostro tempo. Ricordano,
anche se su un piano del tutto diverso, i manichini di De Chirico: eroi
tragici di una realtà altra, appunto metafisica.
Poi, in dipinti con
altri soggetti, giochi sapienti di luce riescono a far germinare forme
inedite (vegetali?): forse una natura inespressa, sognata.
Infine i
“relitti”: memorie di rotaie scomposte, di barche distrutte, da cui
scaturiscono giochi formali di grande ricchezza espressiva. Anch’essi ci
dicono di qualcosa che è mutato nel tempo ed ha perduto il valore ed il
significato originari e ci costringe a pensare, non certo ad evadere.
Quegli
uomini, eroi svuotati e silenti, esprimono nonostante tutto una grande
forza, che potrebbe costituire una speranza... Antonella Affronti ha
reso inquietante il suo registro espressivo; ciò la pone fra quegli
artisti che oggi non riescono più a percepire il mondo come una “favola
bella”, e quindi l’arte come rassicurante specchio di soavi armonie.
Impossibile
non condividere lo spirito, le ragioni profonde che hanno condotto ad
un risultato estetico la cui aggressività ci convince e ci costringe a
pensare, non certo ad evadere.